IN DIALOGO CON NICODEMO

L’Ufficio Cultura della Diocesi di Avellino è stato costituito all’inizio del 2019 dal Vescovo Arturo Aiello, allo scopo di creare occasioni di incontro e di dialogo con tutti coloro che hanno voglia di mettersi in gioco e di confrontarsi su temi di attualità o di particolare interesse. L’Ufficio desidera riportare la fede all’interno del dibattito culturale, perché la verità del vangelo possa ancora risuonare nelle nostre città, soprattutto tra quelle cerchie di persone dalle quali, per motivi vari, è stata sfrattata.

 

Il delegato ha subito provveduto a formare una équipe che potesse coadiuvarlo nella riflessione sulla realtà della Diocesi e del territorio, nella scelta di tematiche da approfondire e nella progettazione di incontri. Si è pensato, così, di dar vita a “In dialogo con Nicodemo”, un modello di incontro un po’ particolare, nel corso del quale due co-protagonisti dialogano, seduti su comode poltrone, intorno ad un argomento scelto dall’équipe e, fra un dialogo e l’altro, si ascolta della buona musica. L’idea è nata dalla riflessione sul testo dell’evangelista Giovanni, laddove ci racconta dell’incontro tra Gesù e Nicodemo, l’unica persona colta che abbia dialogato con il Maestro (gli altri hanno sempre litigato!), sebbene di notte e di nascosto da occhi e orecchie indiscreti (cfr. Gv 3).

 

Il primo evento è stato realizzato il 28 settembre u.s. nella chiesa di San Francesco d’Assisi in Avellino, chiesa nella cui abside è ubicato “Il murale della pace”, un’opera di circa 130 mq, realizzata dal maestro Ettore De Conciliis. Il murale fu una risposta alla “provocazione” di papa Paolo VI, il quale, nella celebrazione del 7 maggio 1964, parlando agli artisti nella Cappella Sistina in Vaticano, li sollecitò a una nuova alleanza tra fede e arte. La provocazione fu raccolta dal parroco dell’epoca, don Ferdinando Renzulli, e dai giovani artisti De Conciliis e Rocco Falciano. Dal loro incontro nacque un capolavoro, vanto della chiesa e della città di Avellino.

 

L’Ufficio Cultura, dunque, realizzando un incontro intorno al murale, ha voluto non solo rilanciare l’opera, richiamando l’attenzione di tutta la cittadinanza sulla sua bellezza e sulla sua importanza, ma, soprattutto, ha voluto farne spunto per un dialogo a trecentosessanta gradi tra il maestro De Conciliis e il Vescovo Aiello. Ne è nato un interessante scambio di idee, di riflessioni e di provocazioni che ha tenuto il numeroso uditorio inchiodato alle panche per circa due ore. Gli intermezzi musicali hanno creato, poi, il clima adatto alla riflessione personale e alla interiorizzazione dei contenuti del dialogo.

 

Vista la riuscita dell’evento, l’Ufficio è al momento impegnato a pensare nuove proposte su temi riguardanti la bioetica (fine vita) e la protezione dell’ambiente, temi sui quali oggi si discute tanto e che tanto interesse suscitano nell’opinione pubblica.

 

Sac. Tommaso Violante
Delegato Ufficio Cultura